Le risorse di auto-aiuto per diversi problemi sono da alcuni anni in forte espansione e sono disponibili sotto forma di manuali, gruppi di riferimento, forum e indicazioni reperibili sui siti internet. Anche per il vaginismo alcune di queste risorse sono disponibili in Italia.
Quali i vantaggi e quali gli svantaggi?
VANTAGGI |
Praticità nella fruibilità – seguire le indicazioni di un sito, consultare un manuale, confrontarsi all’interno di un forum sono cose che possono essere inserite comodamente nelle attività quotidiane tra i ritagli di tempo
- Risparmio economico – la maggior parte delle risorse di auto-aiuto sono gratuite e consentono quindi di evitare la spesa economica di una terapia strutturata
- Attivazione autonoma delle risorse individuali – risolvere un problema da soli rinforza positivamente l’autostima ed il senso di autonomia nei confronti della risoluzione dei problemi
SVANTAGGI
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Errore nell’autodiagnosi – in assenza di una competente visita ginecologica è possibile non riconoscere alcune cause importanti del vaginismo impedendone o ritardandone la giusta correzione terapeutica
- Aumento della frustrazione in caso di fallimento – la donna che soffre di vaginismo comincia spontaneamente a cercare di risolvere il suo problema fin da quando esso si presenta; gli insuccessi di tali tentativi generano frustrazione e quest’ultima porta nel tempo all’evitamento e alla riduzione di ulteriori tentativi. Seguire le indicazioni di auto-aiuto può far peggiorare questa spirale distruttiva
- Prolungamento dei tempi di risoluzione – in assenza di un controllo da parte del terapeuta la donna può non avere percezione delle resistenze inconsce che si manifestano verso i comportamenti che cerca di mettere in atto, dilatando così anche di anni la risoluzione del problema
- Bassa efficacia per aumento del drop-out – per lo stesso motivo di cui sopra la donna può interrompere l’autotrattamento
- Mantenimento o aggravamento di concomitanti problemi sessuali o relazionali – spesso un problema ne occulta o ne giustifica un altro; un vaginismo può ad esempio essere correlato ad una disfunzione erettile del compagno che viene ‘smascherata’ dalla risoluzione del problema della donna con conseguente crisi relazionale. Se il partner soffre di un disturbo del desiderio sessuale può utilizzare il vaginismo come alibi per ridurre la frequenza di interazioni sessuali, salvo poi andare in crisi quando questo si risolve
In sintesi i supporti di auto-aiuto possono essere consigliati nel loro utilizzo, dopo aver accertato con precisione la diagnosi, da donne con forte senso di autodeterminazione in accordo con il partner ( se presente ). Per un utilizzo sensato è utile darsi un tempo ( ad esempio 1 anno ) per raggiungere l’obbiettivo; superato tale tempo dovrà essere valutato il riferimento ad un aiuto terapeutico esterno.