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Quando il corpo si chiude al sesso

Come orientarsi

Come orientarsi per capire se lo specialista a cui una donna si sottopone per avere una chiara diagnosi del suo problema si comporta correttamente? Non ci sono regole assolute ma alcuni indicatori possono risultare estremamente validi nel comprendere quanto lo specialista a cui ci si rivolge sia competente sul tema del vaginismo e delle problematiche ad esso correlate. Distinguiamo specialisti ad orientamento biologico (ginecologi, ostetriche e fisioterapisti) e specialisti ad orientamento psicologico (psicologi e psicoterapeuti)

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vantaggi 

 

Lo specialista AFFIDABILE 

 

1 Dedica tempo alla storia medica della donna, la mette a suo agio e la induce a parlare senza imbarazzo della propria vita sessuale, la fa sentire compresa e non emette giudizi affrettati.

2 Controlla la reattività e il tono dei muscoli locali (pavimento pelvico), il grado di controllo della donna su di essi, la capacità di contrarre e decontrarre.

3 Osserva e comprende i comportamenti difensivi del corpo senza arrabbiarsi perché la donna ‘non riesce a rilassarsi’.

4 Effettua il Q Tip test: con un bastoncino di cotone, cioè, tocca una serie di punti precisi della zona vestibolare che, in presenza di vulvodinia, provocano un dolore fortissimo.

5 Valuta l’aspetto psicosessuale della donna, componente molto variabile non solo in base all’entità dei disturbi fisici, ma a un insieme di fattori anche soggettivi che meritano tutta attenzione e tatto.

svantaggi 

 

Lo specialista “PRESSAPOCHISTA”

 

1 Effettua un’anamnesi sommaria, limitandosi alle domande di rito, e cerca di effettuare la classica visita con introduzione dello speculum, che spesso risulta intollerabile dalla donna.

2 Bolla velocemente la reazione della donna come malattia psicosomatica, dovuta a stress o problemi di coppia, negando l’esistenza di un problema che lui non vede (e probabilmente non conosce).

3 Mostra un atteggiamento perplesso, derisorio o seccato se la donna gli parla di vaginismo o di vulvodinia, mostrando di ignorare le sindromi o di ritenerle più rare di quello che sono realmente.

4 Evita accuratamente di parlare di vita sessuale e simili argomenti privati, che giudica “imbarazzanti”, un’inutile perdita di tempo ai fini diagnostici.

5 Se in breve tempo non riesce ad introdurre un dito o uno speculum in vagina si arrabbia con la donna colpevolizzandola per il mancato impegno a collaborare.

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vantaggi 

 

Lo specialista AFFIDABILE 

 

1 Dedica tempo alla storia psicologica della donna, la mette a suo agio e la induce a parlare senza imbarazzo della propria vita sessuale, la fa sentire compresa e non emette giudizi affrettati.

2 Si premura di inviare la donna ad uno specialista dell’area biologica per ottenere una diagnosi certa.

3 Concentra le sue domande sulla comprensione delle caratteristiche del problema evitando di fare troppe domande sull’infanzie e sulla famiglia in generale.

4 Valuta l’aspetto psicosessuale della donna, componente molto variabile non solo in base all’entità dei disturbi fisici, ma a un insieme di fattori anche soggettivi che meritano tutta attenzione e tatto.

svantaggi 

 

Lo specialista “PRESSAPOCHISTA”

 

1 Effettua un’anamnesi sessuale sommaria, concentrandosi su aspetti della vita della donna che poco hanno a che fare con il problema.

2 Bolla velocemente l’impossibilità coitale come espressione di conflitti profondi irrisolti identificandoli come il vero problema e sui quali bisognerà concentrarsi, negando l’esistenza di una disfunzione sessuale che non vede (e probabilmente non conosce).

3 Evita di inviare la donna da uno specialista dell’area biologica per ottenere una diagnosi certa.

4 Mostra un atteggiamento perplesso, derisorio o seccato se la donna gli parla di vaginismo o di vulvodinia, mostrando di ignorare le sindromi o di ritenerle più rare di quello che sono realmente.

5 Evita accuratamente di parlare di vita sessuale e simili argomenti privati, che giudica “imbarazzanti”, un’inutile perdita di tempo ai fini diagnostici.